Cominciamo l’analisi dei singoli provvedimenti con le nuove scadenze che riguardano, rifiuti, acque ed energia, per le quali l’articolo 15 della legge dispone nuove proroghe.
– proroga dei termini dell’applicazione del sistema tariffario ai rifiuti assimilati: la scadenza slitta dal 13 agosto 2009 al 13 aprile 2010 (art. 15, comma 2-bis, che modifica l’art. 195, comma 2, lettera e), del D.Lgs n. 152/2006)
– proroga dell’entrata in vigore del divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti con potere calorifico inferiore (Pci) > 13.000 kJ/kg: il nuovo termine è il 31 dicembre 2010 (art. comma 2-ter, che modifica l’art. 6, comma 1, lettera p), del D.Lgs n. 36/2003)
– proroga del termine entro il quale le Autorità d’Ambito devono individuare gli importi da restituire agli utenti del servizio idrico per i canoni non dovuti, perché il relativo impianto non esiste o non è in esercizio: devono decorrere 210 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del DL 208/2008, n.13/2009 del 28 febbraio 2009.
– restituzione anche in forma rateizzata, della quota del canone di depurazione non dovuto, entro il termine massimo di cinque anni, a decorrere dal 1° ottobre 2009 (art. 15 comma 2-quater che modifica l’art. 8-sexies, comma 2, del DL n. 208/2008, n. 208)
– promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili dall’anno 2012 e non più dal 2011 (inserimento del comma 2-bis all’art. 27 della legge "sviluppo" 23 luglio 2009, n. 99).
– proroga dei termini dell’applicazione del sistema tariffario ai rifiuti assimilati: la scadenza slitta dal 13 agosto 2009 al 13 aprile 2010 (art. 15, comma 2-bis, che modifica l’art. 195, comma 2, lettera e), del D.Lgs n. 152/2006)
– proroga dell’entrata in vigore del divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti con potere calorifico inferiore (Pci) > 13.000 kJ/kg: il nuovo termine è il 31 dicembre 2010 (art. comma 2-ter, che modifica l’art. 6, comma 1, lettera p), del D.Lgs n. 36/2003)
– proroga del termine entro il quale le Autorità d’Ambito devono individuare gli importi da restituire agli utenti del servizio idrico per i canoni non dovuti, perché il relativo impianto non esiste o non è in esercizio: devono decorrere 210 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del DL 208/2008, n.13/2009 del 28 febbraio 2009.
– restituzione anche in forma rateizzata, della quota del canone di depurazione non dovuto, entro il termine massimo di cinque anni, a decorrere dal 1° ottobre 2009 (art. 15 comma 2-quater che modifica l’art. 8-sexies, comma 2, del DL n. 208/2008, n. 208)
– promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili dall’anno 2012 e non più dal 2011 (inserimento del comma 2-bis all’art. 27 della legge "sviluppo" 23 luglio 2009, n. 99).