Dopo un tormentato e discusso iter legislativo ha preso vita l’atteso D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106, «Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro». Come preannunciato il nuovo provvedimento ha ridisegnato diversi profili del D.Lgs. n. 81/2008, attraverso interventi sostanziali di notevole rilevanza che, da un lato, hanno corretto alcune delle numerose imprecisioni e incoerenze del testo originario emerse durante questi primi mesi di applicazione del cosiddetto Testo unico e, dell’altro, hanno tentato di applicare i principi e i criteri contenuti nella legge delega 3 agosto 2007, n. 123, secondo un approccio tendenzialmente più equilibrato.
Infatti, le nuove disposizioni, in vigore dal 20 agosto 2009, hanno raccolto parte degli orientamenti espressi dopo l’approvazione dello schema di decreto correttivo approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 27 marzo 2009, da parte delle Regioni e delle parti sociali, che inizialmente sono stati particolarmente negativi, soprattutto in relazione alla responsabilità penale del datore di lavoro, e hanno imposto al Governo un’attenta opera di rivisitazione di diversi profili. Il risultato è un provvedimento correttivo che ha una notevole mole, composto da ben 149 articoli e 38 Allegati, che ha segnato una nuova tappa fondamentale del processo di riforma della disciplina in materia di sicurezza avviato nel 2007, anche se non sono mancati diversi lati oscuri.
A cura di Mario Gallo
Tratto da Ambiente&Sicurezza n. 17/2009
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