Ingegneri, tutti a Roma per la quarta giornata di Congresso

Data:
29 Luglio 2009

È il viaggio intorno al 54esimo Congresso nazionale degli Ingegneri che da programma si è concluso il 24 luglio al Palacongressi di Montesilvano. Poi a sorpresa l’annuncio, di Paolo Stefanelli, presidente del CNI: “Il congresso degli ingegneri non finirà nella giornata odierna. In questi giorni abbiamo stimolato poco i rappresentanti del governo ad essere qui, visto che negli appuntamenti precedenti hanno sempre portato solo un saluto all’apertura dei lavori. Per questa ragione abbiamo scelto – ha continuato il presidente del CNI – di organizzare ad ottobre una quarta giornata di congresso, a Roma, dove potremo presentare i risultati discussi in questa assise e organizzare un tavolo di lavoro con i ministri, evitando così di parlarsi fra sordi ”. Una tre giorni quella di Pescara che registra, in ogni caso, un bilancio positivo e che ha visto la presenza di 700 ingegneri, di oltre 100 ordini provinciali provenienti da tutta Italia e di rappresentanze del mondo accademico e scientifico. La cultura della sicurezza intesa come elemento di sviluppo, crescita economica e sociale del nostro Paese è stato il tema che ha contraddistinto la prima giornata congressuale, ma che ha fatto da fil rouge all’intera assise. A dimostrare questa teoria, nella stessa giornata, anche una ricerca commissionata dal CNI all’Eurispes, in cui emerge ad esempio che l’Italia investe il 2,2% del PIL a fronte del 2,5% dei Paesi di area euro per la spesa in infrastrutture. La mancanza di pianificazione, la logica emergenziale, il non coinvolgimento dei cittadini nelle scelte e quindi la crescita di fenomeni di contestazione delle opere, fa sì che il nostro Paese si attesti per qualità infrastrutturale al 73esimo posto fra Honduras e Ghana. Il secondo giorno è stato approfondito il tema del terremoto in Abruzzo. Oltre ai numeri sui danni e sulla tanto attesa ricostruzione il Presidente del CNI, Paolo Stefanelli, ha voluto ricordare l’importante accordo firmato con la Protezione Civile affinché tutte le opere che si andranno a realizzare in Abruzzo, a seguito del sisma, verranno valutate secondo la tariffa minima professionale con una riduzione del 30% al fine di garantire la qualità delle prestazioni. “Un accordo basato su presupposti – ha tenuto a precisare Stefanelli – che sarebbe opportuno estendere non solo all’Abruzzo, ma anche a tutte le altre regioni italiane. O la qualità è una deroga solo per l’Abruzzo? La qualità non andrebbe invece garantita all’intera collettività in maniera incondizionata e non solo in casi di particolare emergenza?”.Infine a concludere il congresso il tema caldo della proposta di riforma della professione. “Il nostro obiettivo – ha concluso il presidente del CNI – è quello di tutelare il consumatore e la collettività, questa per noi è un aspetto determinante per far sì che la proposta di disegno di legge approvata nelle ultime ore dall’Assemblea dei Presidenti possa tradursi in una riforma studiata ad hoc per la nostra professione”. Una categoria, quella degli ingegneri, che vede aumentare il numero degli iscritti toccando quota 312mila, ben 6300 in più rispetto al 2007. L’ingegnere, dunque, va sempre più di moda secondo la recente ricerca elaborata dal centro studi del CNI che mette in luce un altro dato di rilievo, il forte aumento della presenza femminile:+10, 4% e superamento delle 21mila unità.
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