Il Rapporto presenta la fotografia di un sistema in costante crescita, ma rappresenta un’immagine del Paese a “tre velocità”, con il Nord in testa. Il primato assoluto spetta alla Lombardia con oltre 16 milioni kg. di RAEE, secondo il Veneto (9 milioni) e terzo il Piemonte (oltre 7 milioni). Per le regioni del Centro si distinguono la Toscana (oltre 4 milioni kg. di RAEE) e il Lazio (3 milioni). Fanalino di coda la Basilicata, la Valle d’Aosta e il Molise.
Forte e costante è stata anche la crescita dei Centri di Raccolta iscritti al Centro di Coordinamento RAEE che sono passati da 22 (mese di gennaio 2008) a 2.785 (dicembre 2008). Un trend più che positivo anche per la popolazione servita dal sistema RAEE (75,8%), ma anche in questo caso si evidenziano forti disparità tra le aree del Paese: al Nord i Centri di raccolta sono 2.130 per un totale di 92,1% di popolazione servita. Emilia Romagna, Veneto e Lombardia sono le regioni più virtuose al contrario della Valle d’Aosta (39%). Al centro il primato spetta all’Umbria (90,9%) e alla Toscana (81,7%). Sud e isole presentano invece una situazione difficile: dati positivi si registrano in Basilicata, dove il 61,5% della popolazione viene servita dal sistema RAEE, e in Puglia (74,4%). La maglia nera spetta invece alla Sicilia, con una percentuale pari al 25,7%. Frigoriferi, TV e monitor sono i RAEE più raccolti. I rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche sono divisi in cinque raggruppamenti: R1 (frigoriferi), R2 (elettrodomestici “grandi bianchi”); R3 TV e monitor; R4 (piccoli elettrodomestici e apparecchi di illuminazione elettronica e di consumo); R5 (lampadine e altre sorgenti luminose). Nella classifica per kg raccolti in testa troviamo i frigoriferi (36,58%), in fondo alla lista le lampadine (0,32% del totale). Al secondo posto si collocano gli R3 (Tv e monitor) con una quota del 27,48%, al terzo posto i “grandi bianchi” che costituiscono il 20,60% del totale e i piccoli elettrodomestici R4 (15,02% del totale). Ma quali sono i benefici ambientali derivanti dal corretto trattamento dei RAEE? Il risparmio energetico derivante è pari a 28.500 Tep (tonnellate equivalenti di petrolio), un risparmio pari alla quantità di energia elettrica necessaria ai consumi annui di una città di 100mila abitanti. Inoltre, la riduzione di Co2 è di 540mila tonnellate; le emissioni che non sono state immesse nell’atmosfera grazie al sistema RAEE sono equivalenti a quelle prodotte da 100mila auto che percorrono in un anno 30mila km. ciascuna.