In questo senso, la Commissione Europea non può far altro che portare avanti la sua azione legale contro il nostro paese: invia un ultimo avvertimento riguardo a possibili penalità per le discariche abusive e avvia una procedura concernente le acque reflue.
Il commissario per l’ambiente Stavros Dimas ha osservato che "i gravi rischi costituiti dallo smaltimento incontrollato dei rifiuti e dal mancato trattamento delle acque reflue urbane sono tra i motivi che hanno indotto l’UE ad adottare norme che garantiscono i più elevati livelli di protezione dei cittadini e dell’ambiente". "Pertanto – ha continuato – invito le autorità italiane ad attuare rapidamente le iniziative occorrenti per ovviare alla situazione e dare piena attuazione alla normativa comunitaria in materia di ambiente".
Il nostro paese, per non incorrere nelle sanzioni previste, dovrà intraprendere tempestive azioni per chiudere e bonificare migliaia di siti illegali e incontrollati di smaltimento di rifiuti.
Per quanto riguarda le acque, invece, l’Italia è tenuta a mettere in regola circa 500 centri urbani che non possiedono ancora impianti per il trattamento delle acque conformi alle norme comunitarie.
Il commissario per l’ambiente Stavros Dimas ha osservato che "i gravi rischi costituiti dallo smaltimento incontrollato dei rifiuti e dal mancato trattamento delle acque reflue urbane sono tra i motivi che hanno indotto l’UE ad adottare norme che garantiscono i più elevati livelli di protezione dei cittadini e dell’ambiente". "Pertanto – ha continuato – invito le autorità italiane ad attuare rapidamente le iniziative occorrenti per ovviare alla situazione e dare piena attuazione alla normativa comunitaria in materia di ambiente".
Il nostro paese, per non incorrere nelle sanzioni previste, dovrà intraprendere tempestive azioni per chiudere e bonificare migliaia di siti illegali e incontrollati di smaltimento di rifiuti.
Per quanto riguarda le acque, invece, l’Italia è tenuta a mettere in regola circa 500 centri urbani che non possiedono ancora impianti per il trattamento delle acque conformi alle norme comunitarie.
Fonte: AGI
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