Sicurezza Lavoro: parere negativo su modifica testo unico

Data:
1 Maggio 2009

“Il parere negativo – ha spiegato Vasco Errani – non è una posizione politica, ma trae origine da valutazioni strettamente di merito e nasce dal fatto che il decreto proposto oltre ad eccedere i limiti della delega, contiene alcune norme, in particolare l’articolo 2 bis e l’articolo 10 bis – che rischiano di comportare una riduzione dei livelli di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori”.
Per quanto riguarda l’articolo 2-bis, sebbene la norma proposta parli di presunzione di conformità alle norme sulla sicurezza del lavoro, non fornisce sufficienti garanzie in materia, infatti il rispetto di tali obblighi non può essere presunto, ma va accertato caso per caso in relazione a tutti gli elementi mediante i quali va condotta la valutazione.
Il decreto – aggiunge Errani – crea, fra l’altro, confusione di ruoli e di soggetti in particolare nella importante azione di prevenzione garantita dalla certificazione.
Per quanto riguarda l’articolo 10-bis, sebbene le Regioni non abbiano formalmente competenza in materia di ordinamento penale, introduce un sistema di esoneri e limitazioni di responsabilità dei vertici aziendali, toccando quindi il tema della prevenzione nei luoghi di lavoro su cui le Regioni – ha concluso Errani – vantano indiscusse competenze, per cui la norma presenta oggettivi profili di illegittimità per eccesso di delega”
 
Sicurezza sul lavoro: dalle Regioni un no a maggioranza
“Per quello che riguarda il decreto legislativo sulla sicurezza sul lavoro c’è da parte delle Regioni un parere negativo a maggioranza, la Regione Lombardia ha fornito un parere diverso e positivo”, lo ha dichiarato al termine della Conferenza delle Regioni, il Presidente Vasco Errani.
“Il parere negativo – ha spiegato Errani – è fondato, in sintesi, su due motivi sostanziali che sono quelli rintracciabili negli 2 bis e 10 bis. Il primo mette in discussione le competenze delle Regioni e costruisce un sistema di controlli che consideriamo non credibile. Il secondo attraverso un eccesso nell’interpretazione della delega costruisce un sistema che – come è noto e come ha sottolineato lo stesso Presidente della Repubblica – di fatto mette in discussione responsabilità anche precedenti e dunque per esempio – ha concluso Errani – il tema del processo della Thyssen si troverebbe in una situazione difficile”.
L’assessore al Bilancio della Regione Lombardia, Romano Colozzi, spiega la posizione della sua Regione, riconoscendo che "pur essendoci alcune criticità che si potevano precisare meglio”, “ci sembra che il provvedimento complessivamente non meritasse una bocciatura”.
A Sacconi che ha definito il no delle regioni una decisoione politica ha risposto poi il Presidente Errani ricordando le ragioni strettamente di merito che sono alla base della decisione della Conferenza delle Regioni (cfr. notizia precedente).
Sempre in serata i distinguo del Molise (per il presidente Iorio il testo del Governo è equlibrato) e del Veneto (per l’assessore Sandri il govreno deve andare avanti). Pluade invece la Cgil che invita l’esecutivo a rivedere urgentemente il testo.