Sicuramente il CUP3, in attesa della importante sentenza definitiva
del Consiglio di Stato in merito all’abrogazione del DPR 328/01, saprà,
sotto la nuova guida, ancor meglio coadiuvare le iniziative a sostegno
dei colleghi, anche attraverso alcuni ricorsi al TAR nel breve termine,
continuando le sue attività di promozione e rilancio delle lauree “di
primo livello”, opponendosi alle richieste del CNI di abolire la
riforma dell’università che ha introdotto il c.d. 3+2 per ripristinare
l’ormai superato ciclo unico, battendosi, inoltre, per far prevalere il
sacrosanto diritto acquisito con il DPR 328/01 dai laureati nuovo
ordinamento di decidere liberamente a quale albo professionale
iscriversi.
A tal proposito, viene confermata la posizione sin qui tenuta dal CUP3
in merito alla riforma delle professioni: nessun obbligo ad entrare nel
calderone del costituendo “albo unico dei tecnici laureati per
l’ingegneria”. Ingegneri ed architetti sono tali per aver conseguito un
titolo accademico, non un pur rispettabile titolo professionale di
scuola superiore.
in merito alla riforma delle professioni: nessun obbligo ad entrare nel
calderone del costituendo “albo unico dei tecnici laureati per
l’ingegneria”. Ingegneri ed architetti sono tali per aver conseguito un
titolo accademico, non un pur rispettabile titolo professionale di
scuola superiore.
Un doveroso ringraziamento a chi sino ad ora ha guidato il CUP3 ed un augurio di buon lavoro a chi gli succede.