Sicurezza scuole: Gelmini, presto conferenza unificata

Data:
25 Novembre 2008

Lo ha detto il ministro della Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini lasciando il liceo scientifico Darwin dove il 22 novembre il crollo di una controsoffittatura ha provocato la morte di un giovane di 17 anni e il ferimento di altri studenti.
In tema di sicurezza nelle scuole l ministro ha poi ricordato che "come governo gia’ all’interno del decreto sulla scuola abbiamo previsto un articolo che focalizza l’attenzione, ma anche delle risorse sulla sicurezza a scuola, in modo particolare nelle zone sismiche. Abbiamo distribuito 300 mln di euro nel 2008 – ha detto ancora Gelmini- proprio sulla sicurezza e con il sottosegretario alla presidenza Bertolaso abbiamo avviato un piano per mettere in sicurezza le 100 scuole meno sicure d’Italia", ha concluso il ministro.
Regioni, comuni e province sono pronti a sedersi alla conferenza unificata, chiesta dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini per discutere il tema della sicurezza degli edifici scolastici. Unanimemente pero le autonomie locali chiedono di porre fine alla politica di tagli e di fondi a ‘singhiozzo’ per avviare invece un piano straordinario pluriennale di stanziamenti che consenta, con risorse certe, di intervenire sugli istituti. L’assessore all’Istruzione della Regione Lazio e coordinatore della Commissione Istruzione della Conferenza delle Regioni Silvia Costa ha detto che "sara’ la magistratura a chiarire le cause del crollo nel liceo di Rivoli ma in ogni caso il tema della sicurezza degli edifici e’ un tema di attualità","nella precedente legislatura – prosegue la Costa – il ministro Fioroni aveva stretto un patto con le regioni per la messa in sicurezza delle scuole, stanziando oltre 200 mln euro e allo stesso tempo le regioni si erano impegnate a stanziare fondi congrui insieme a quelli nazionali – aggiunge – Ora siamo preoccupati: mi risulta che in Finanziaria c’e’ un minore stanziamento del 20% sulla sicurezza degli edifici, spero in un ripensamento del governo. Vogliamo capire se la Gelmini ha intenzione o meno di portare avanti il discorso avviato con Fioroni su questo tema".
Le Regioni si aspettano risposte nell’incontro già fissato con la Gelmini: "Il 27 novembre noi assessori regionali alla Scuola vedremo il ministro, dopo mesi che chiediamo di essere ricevuti – dice – coglieremo l’occasione per parlare, oltre che del piano programmatico sulla scuola, anche della sicurezza degli edifici scolastici". Come per le province e i comuni anche per l’assessore Costa la soluzione e’ nello stanziamento di "Fondi straordinari per l’edilizia scolastica" e poi lancia una proposta: "Si parla di riprogrammazione dei fondi Fas, perché allora nell’ambito di questa discussione non condividere un piano pluriennale per la messa in sicurezza delle scuole e le infrastrutture?".
"Una conferenza unificata sulla sicurezza degli edifici scolastici? Era ora" afferma Angela Cortese, assessore all’Istruzione della Provincia di Napoli e coordinatrice Upi degli assessori all’Istruzione delle Province, le cui competenze in materia sono legate proprio all’istruzione secondaria superiore e alla formazione professionale. Cortese chiede di "riprendere il tavolo avviato sul tema nella scorsa legislatura col ministro Fioroni". Uscire dalla logica dell’emergenza e’ la parola d’ordine per l’assessore Cortese secondo la quale "Non si puo’ morire di scuola e il tema non va affrontato solo dopo tragedie come quella di oggi". Le province, puntualizza, "fanno grandi sforzi: ogni anno mediamente spendiamo 2 mld di euro dei nostri bilanci nell’edilizia scolastica. Le leggi ci sono ma l’edilizia scolastica viene finanziata a singhiozzi, serve costanza". Secondo la coordinatrice Upi degli assessori all’istruzione non basta l’intervento ricordato dalla Gelmini per la messa in sicurezza delle 100 scuole meno sicure d’Italia: "Fa ridere – spiega – serve un provvedimento serio". Non mancano le proposte: "Servono stanziamenti straordinari a tutti gli enti locali per la messa in sicurezza degli edifici – afferma Cortese – e sarebbe utile togliere dal patto di stabilita’ alcune spese per gli investimenti sugli edifici scolastici".