Il Dm Ambiente 7 novembre 2008 arriva con ritardo di quasi 2 anni sui
tempi previsti, in attuazione di quanto previsto dalla Finanziaria 2007
(articolo 1, comma 996, legge 296/2006), che ha armonizzato la
disciplina delle attività di dragaggio dei porti – necessarie per lo
sviluppo dei traffici marittimi ma foriere di impatti negativi
sull’ambiente – con quella relativa alla bonifica dei siti di interesse
nazionale, permettendo il loro svolgimento "contestuale".
Al fine di non pregiudicare la bonifica del sito, il provvedimento
richiede che il progetto di dragaggio contenga i risultati delle
analisi del materiale da dragare, le tecniche per la sua rimozione e
trasporto e la destinazione finale dello stesso (immersione, formazione
di terrapieni o ripascimento degli arenili, conferimento presso
strutture di contenimento).
tempi previsti, in attuazione di quanto previsto dalla Finanziaria 2007
(articolo 1, comma 996, legge 296/2006), che ha armonizzato la
disciplina delle attività di dragaggio dei porti – necessarie per lo
sviluppo dei traffici marittimi ma foriere di impatti negativi
sull’ambiente – con quella relativa alla bonifica dei siti di interesse
nazionale, permettendo il loro svolgimento "contestuale".
Al fine di non pregiudicare la bonifica del sito, il provvedimento
richiede che il progetto di dragaggio contenga i risultati delle
analisi del materiale da dragare, le tecniche per la sua rimozione e
trasporto e la destinazione finale dello stesso (immersione, formazione
di terrapieni o ripascimento degli arenili, conferimento presso
strutture di contenimento).
L’articolo di Alessandro Geremei su http://www.reteambiente.it