Scuola – Il punto sull’intesa per fronteggiare situazioni di rischio negli edifici scolastici

Data:
10 Febbraio 2009

La direttiva oltre a prevedere una tempistica impossibile da rispettare
e un coordinamento dei Prefetti e quindi l’esautoramento degli Enti
locali nella organizzazione della rilevazione, non conteneva alcuna
forma di contribuzione degli Uffici Centrali i quali anzi, salvo il
personale dei Provveditorati per le opere pubbliche, declinavano la
loro impossibilità a fornire collaborazione per la rilevazione.
L’ANCI, evidenziando il vulnus all’autonomia degli Enti locali, è
riuscita ad ottenere una revisione dei tempi complessivi, rendendoli
più realistici – da 45 giorni a 6 mesi – nonché un inserimento dei
nuovi dati nell’Anagrafe dell’edilizia scolastica osteggiato
inizialmente dal Miur, nonostante la evidente inutilità dell’operazione
in caso negativo e soprattutto la trasformazione da Direttiva a Intesa
con la riacquisizione di sindaci e presidenti delle Province e delle
Regioni dei rispettivi ruoli istituzionali.
Tali modifiche consentiranno di ottenere dati più completi ed omogenei
ed una reale conoscenza dello stato dell’edilizia scolastica delle
scuole pubbliche, comprensivo di dati strutturali e non strutturali.
L’Intesa prevede due livelli di operatività:
Nel primo livello: la costituzione Gruppi di lavoro in ogni regione
composti da rappresentati dei provveditorati per le opere pubbliche,
dall’ufficio scolastico regionale, dai dirigenti scolastici
interessati, dall’anci, dall’uncem, dell’upi
Secondo livello: Squadre tecniche, nominate dai Gruppi regionali, con
il compito di compilare le schede di rilevazione dei dati, allegaste
all’Intesa, di tutte le scuole, attraverso i sopralluoghi necessari;
Le Squadre tecniche saranno formate in modo variabile, ferma restando
la partecipazione del personale dei Provveditorati per le opere
pubbliche, parteciperanno di volta in volta i tecnici dell’Ente Locale
obbligato per legge – comunali, fino alla scuola media, provinciali per
le scuole superiori.
Anche i termini sono stati resi meno ristretti: anziché 7 sono 10 i
giorni dalla pubblicazione dell’intesa, entro cui devono essere
costituiti i gruppi lavoro regionali e anziché gli ulteriori 7 giorni
previsti, saranno 15 quelli entro cui devono essere costituite le
squadre tecniche con i componenti degli Enti Locali.
Ai Prefetti è rimasto il potere sostitutivo di costituire i gruppi di
lavoro e le squadre tecniche, se entro 40 giorni non saranno stati
costituiti in via ordinaria, mentre la prosecuzione delle attività
susseguenti all’eventuale intervento prefettizio continuerà, ad essere
garantita dal Gruppo di lavoro regionale.
Tutte le rilevazioni dovranno essere concluse entro 6 mesi, tenendo
presente che, qualora l’Ente locale competente sia già in possesso
delle informazioni – aggiornate -richieste dalla Intesa potrà
trasmetterle direttamente al Gruppo di lavoro regionale, utilizzando il
modello riportato nell’allegato.
I verbali sottoscritti dai compilatori, dovranno essere inoltrati ai
Provveditorati interregionali alle opere pubbliche territorialmente
competenti, che provvederanno a renderli disponibili, secondo modalità
unificate al Gruppo di lavoro regionale, che le diffonderà alle
Amministrazioni interessate. Allo scopo di favorire e sostenere le
attività di cui sopra, saranno resi disponibili da parte del MIUR le
informazioni, gli elementi ed i dati al momento contenuti
nell’Anagrafe, che sarà consultabile on line da ciascun Gruppo di
lavoro.
Le informazioni acquisite sulla base delle rilevazioni attivate saranno
utilizzate per l’integrazione e l’aggiornamento dei dati
già contenuti nell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica.
Ove nel corso del sopralluogo emerga la possibilità dell’adozione di
provvedimenti di chiusura anche parziale dell’edificio, necessari per
consentirne l’immediata messa in sicurezza, la squadra segnala, con
urgenza, all’Ente locale direttamente obbligato ed al Gruppo di lavoro
regionale, nonché al Prefetto della Provincia nella quale l’Istituzione
scolastica è ubicata, la necessità di attivare gli specifici interventi.
Tra i dati da rilevare:la data di costruzione e di ultima
ristrutturazione degli edifici, lo stato generale di conservazione e di
eventuale degrado della scuola e degli impianti, l’eventuale rischio
sismico delle zone nelle quali si trovano, l’esistenza di barriere
architettoniche,la presenza delle condizioni di sicurezza, la
disponibilità delle certificazioni richieste, con particolare
riferimento all’agibilità, all’idoneità sismica e statica ed alla
conformità alla normativa in materia anti-incendio, la presenza di
strutture in amianto.
Al fine di favorire il pieno raggiungimento delle finalità sottese
all’iniziativa, è istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri – Segreteria della Conferenza Unificata, un tavolo di
monitoraggio e valutazione delle attività, composto da rappresentanti
delle Regioni, degli Enti locali e delle Amministrazioni Centrali
interessate.