Recupero centro storico, quali interventi godono della detrazione

Data:
21 Febbraio 2009

Sono le indicazioni fornite dall’Agenzia nella risoluzione n. 41/E del
17 febbraio, con cui l’istante chiede la corretta applicazione
dell’imposta su diversi lavori commissionati dal Comune appaltante. La
società sostiene che si tratta di interventi riconducibili fra i lavori
di restauro e risanamento conservativo e che, quindi, beneficiano
dell’aliquota ridotta. L’Agenzia ricorda innanzitutto che la tabella A,
parte III, allegata al Dpr 633/1972 prevede l’applicazione dell’Iva al
10% per gli interventi:
  • di restauro e risanamento conservativo;
  • di
    ristrutturazione edilizia;
  • di ristrutturazione urbanistica,
    specificando che i primi servono a conservare l’organismo edilizio e ad
    assicurarne la funzionalità, i secondi sono rivolti alla trasformazione
    totale o parziale della struttura precedente, mentre gli interventi di
    ristrutturazione urbanistica si caratterizzano per la sostituzione di
    alcune strutture preesistenti con opere diverse, apportando modifiche
    ai lotti, agli isolati e alla rete stradale.
Vengono poi richiamati
alcuni documenti di prassi con cui l’aliquota agevolata è stata
riconosciuta in occasione di particolari interventi urbanistici:
demolizione di fabbricato e costruzione di parcheggio (risoluzione
ministeriale 430395/1991), ampliamento di uno stabilimento sito in una
zona sottoposta a tutela ambientale (risoluzione ministeriale
501157/1991), trasferimento di un intero centro abitato con rifacimento
delle costruzioni ex novo (risoluzione ministeriale 501044/1991).
Infine, nella risoluzione 202/2008, è stato precisato che i lavori di
pavimentazione delle strade, consistendo in una miglioria e non in una
vera e propria costruzione, non possono scontare l’Iva ridotta, a meno
che non si tratti di marciapiedi e vialetti costruiti su strade
residenziali; in tale ultimo caso, infatti, si configura un intervento
relativo a opere di urbanizzazione primaria. Alla luce di tale quadro,
è necessario verificare di volta in volta l’esistenza delle
caratteristiche indicate, che possano qualificare l’opera come
intervento di recupero ad aliquota agevolata.
I dati sono tratti da Nuovo Fisco Oggi, il quotidiano online
dell’Agenzia delle Entrate