Per garantire ai cittadini la massima protezione sollecitiamo l’Italia
a porre rapidamente rimedio alle carenze di alcune norme nazionali in
materia ambientale, allineandole a quelle europee".
Due le violazioni contestate.
Il primo caso riguarda il fatto che l’Italia non si è ancora pienamente
conformata a una sentenza della Corte di giustizia europea che l’ha
condannata per non aver adottato la totalità delle disposizioni
applicabili alle discariche di rifiuti.
La Commissione si appresta dunque a inviare all’Italia un primo
avvertimento scritto per inosservanza della sentenza della Corte di
giustizia europea sull’inadeguato recepimento della direttiva.
La direttiva europea stabilisce misure su localizzazione, costruzione e
gestione delle discariche per prevenire o ridurre al minimo
l’inquinamento di acque, suolo e aria. Doveva essere recepita entro il
16 luglio 2001 ma l’Italia non ha ancora completato il recepimento
delle misure mancanti, specialmente quelle che riguardano i criteri di
accettazione dei rifiuti da conferire in discarica.
Il secondo caso riguarda invece la valutazione di impatto ambientale
per alcuni grandi opere. La Commissione ha deciso di inviare all’Italia
un ultimo avvertimento scritto per l’adozione di una legge che
contrasta le norme comunitarie: si tratta dell’ordinanza che istituisce
un regime giuridico semplificato per le opere legate alla riunione dei
capi di Stato del G8 che si svolgerà durante l’estate sull’isola sarda
della Maddalena e per quelle legate alle celebrazioni del 150º
anniversario dell’unità d’Italia nel 2011.
L’ordinanza prevede, in particolare, la possibilità di dare inizio ai
lavori prima del completamento delle procedure di valutazione
dell’impatto ambientale. Secondo l’Europa, gli Stati devono invece
provvedere affinché l’autorizzazione di progetti con un potenziale
impatto significativo sull’ambiente e l’inizio dei lavori siano
subordinati a una valutazione dell’impatto ambientale.
Fonte: Helpconsumatori.it
http://www.insic.it/dettaglio.asp?id=80521&tipo=9