Sviluppo: ritorno al nucleare e avvio della class action

Data:
14 Luglio 2009

La "Legge sviluppo", come è stata rinominata, ridisegna un nuovo equilibrio tra Stato e Mercato: lo Stato rafforza il proprio ruolo di regolazione e sostegno delle fasce più deboli delle imprese e dei cittadini all’interno di un quadro di regole che tutelano e responsabilizzano il mercato e i vari soggetti economici. Con questo provvedimento si passa dalle misure di emergenza per contrastare la crisi, alle riforme strutturali per aiutare il sistema produttivo ad uscire dalle difficoltà, avviando processi di competitività, modernizzazione ed efficienza. Queste le riforme strutturali introdotte dalla "Legge sviluppo". Energia: si snelliscono le procedure per la realizzazione delle reti e delle infrastrutture energetiche; si dà forte impulso alle fonti rinnovabili; si riapre la strada al nucleare. Imprese: snellimenti delle procedure e dei tempi; migliore valutazione dei progetti imprenditoriali; maggiore ricorso ai cofinanziamenti pubblico-privato attraverso i nuovi contratti di sviluppo, eredi degli attuali contratti di programma. Consorzi agrari e camere di commercio: trasformazione dei consorzi agrari in cooperative; riorganizzazione della rete camerale per aumentarne l’efficacia nel sostegno ai sistemi economici territoriali. Consumatori: la class action diventa operativa e sono introdotte nuove misure a tutela dei consumatori per una maggiore trasparenza dei servizi energetici e di telecomunicazione.

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