Intervista con il prof. Andria, il nuovo preside della Facoltà di Ingegneria di Taranto

Data:
1 Agosto 2009

D: Chi è il prof. Gregorio Andria
R. Sono nato a Massafra, in provincia di Taranto, dove attualmente risiedo, ho 53 anni; ho conseguito la laurea in Ingegneria Elettrotecnica presso l’Università degli Studi di Bari nel 1981; sono iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Taranto dal 1982, con il numero di iscrizione 794.
Dopo la laurea, ho proseguito negli studi conseguendo il titolo di Dottore di Ricerca e successivamente sono diventato Ricercatore Universitario, Professore Associato ed infine Professore Ordinario.
Sono a Taranto, presso la II Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari, dal 1996 come Ricercatore e dal 2001 come Professore Ordinario, docente di Misure Elettriche ed Elettroniche ed in generale dei sistemi di misura, comprensivi di comunicazione ed elaborazione dati in cui si trattano le informazioni di misura.

D: la Sua elezione a Preside è da considerarsi una novità rispetto al recente passato che ha visto sino ad ora Presidi del “settore Ambientale”, seppure con diversi indirizzi tra loro. Si può ritenere un colpo di spugna o si riuscirà a trovare una continuità con chi l’ha preceduta? Crede che sia un segnale che va nello stesso senso dello sviluppo dei settori dell’industria e dell’informazione, come sta avvenendo nel resto del Paese?
R. Non si può considerare un colpo di spugna, poiché non sono state certo cancellate (né potevano esserlo) le giuste aspettative del territorio nel settore civile ed ambientale, sia perché c’è tuttora molta richiesta sul tema da parte degli iscritti, sia perché i problemi in tali settori sono diventati di scottante attualità e compito di una Facoltà di Ingegneria radicata nel territorio, come la nostra, è senz’altro quello di affrontarli, studiarli e sviluppare i mezzi tecnici (ed anche politici) per risolverli.
L’ulteriore scelta di sviluppo dei corsi di studio nel settore dell’industria e dell’informazione, oggigiorno ridenominati “Ingegneria dei sistemi industriali ed elettronici”, è una scelta che va nella direzione di contribuire e risolvere i problemi delle piccole e medie imprese che caratterizzano il nostro territorio, nonché contribuire alle scelte tecniche e politiche delle grandi imprese.
La forte vocazione territoriale della nostra Facoltà si caratterizza con progetti e convenzioni che il DIASS (Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente e per lo Sviluppo Sostenibile), unico dipartimento universitario di ricerca presente a Taranto, ha stipulato con aziende pubbliche e private, ivi compresi gli enti locali, per la realizzazione di opere e per importanti consulenze nei vari campi quali ambientale, logistico, industriale, elettronico-informatico, delle telecomunicazioni.
Nel mio programma vi è lo sviluppo ulteriore, oltre che nei campi tradizionali, anche nell’ICT (Information and Communication Technology), che ormai permea a tutti i livelli le attività industriali, sociali e pubbliche.
Sono fortemente convinto che solo una collaborazione stretta con le varie organizzazioni come l’Ordine degli Ingegneri, le associazioni di categoria, i sindacati, gli enti locali e le imprese si possa realizzare la “mission” della nostra Facoltà all’interno del Politecnico, che prevede:
1. una didattica ad alto livello, in grado di formare i professionisti del domani, in modo moderno e competitivo;
2. un incessante lavoro di ricerca, di base ed applicata, in tutti i settori scientifici presenti in Facoltà, in modo da accrescere le competenze scientifiche e riversarle come ricaduta naturale sulle attività didattiche e sul trasferimento tecnologico alle aziende;
3. un’auspicabile ed intensa attività di collaborazione nel e per il territorio, che tende a valorizzare le notevoli risorse che sono “in nuce” in esso e che hanno solo bisogno di un’oculata loro gestione per eccellere ai più alti valori.
La Facoltà sarà sempre a disposizione di quanti nel territorio vorranno approfittare dell’enorme serbatoio di competenze e di entusiasmo dei nostri ricercatori su progetti di sviluppo e miglioramento di tutte le attività territoriali.

D: Personalmente ritengo quanto mai opportuno che la Facoltà di Ingegneria, che rappresenta il mondo accademico dell’ingegneria, e l’Ordine degli Ingegneri, che di fatto rappresenta il mondo professionale, si debbano ritagliare ruoli complementari e sinergici all’interno dell’attuale panorama socio-economico. Ci sarà lo spazio per operare in collaborazione tra le due istituzioni?
La Facoltà di Ingegneria di Taranto ha già collaborato fattivamente con l’Ordine degli Ingegneri in diverse occasioni, sia coinvolgendolo nelle scelte (vedi istituzione corsi di laurea), sia per l’effettuazione di giornate di studio o corsi di formazione specifici.
Perseguiremo con rinnovato vigore e con spirito costruttivo la creazione di nuove opportunità per la professione dell’ingegnere a Taranto, con adeguata informazione, formazione tecnica sempre più moderna ed in linea con i tempi, sinergie sempre più spinte, in modo da creare maggiori opportunità di lavoro, soprattutto per i nostri giovani.
Proporrò l’istituzione di referenti, uno per parte (tra Facoltà ed Ordine), in maniera di favorire un contatto ancora più stretto ed elevare il livello di attenzione a tutte le opportunità ed alle iniziative che potranno presentarsi di qui in avanti.