Dopo le tormentate vicende dell’insediamento il CNI torna ancora una volta a voltare pagina anche se sembra che il nuovo Presidente abbia espresso la volontà di continuare nella politica sin qui condotta probabilmente in forma più collegiale. Indiscrezioni giornalistiche riconducono le dimissioni di Stefanelli alla presa di posizione, non condivisa dai due terzi del Consiglio, riguardante la presunta disponibilità della Categoria ad appoggiare la nascita dell’albo unico dei tecnici.
L’iniziale apertura venne poi ridimensionata, anche attraverso varie note di precisazione volte a rendere noto “il pensiero autentico” del Presidente, ma ciò nonostante buona parte del Consiglio ha recentemente minacciato una mozione di sfiducia chiedendo le dimissioni immediate del Presidente in carica. Alcuni componenti del Consiglio avevano chiesto, prima di procedere al cambiamento dei vertici, di aspettare l’insediamento della prossima Assemblea dei Presidenti che dovrebbe avvenire a breve, appena conclusa la tornata elettorale ancora in corso per il rinnovo dei Consigli Provinciali, ma la proposta è stata respinta da 10 Consiglieri su 15.